Durante la visita osteopatica il corpo è studiato nella sua globalità, lavorando oltre che sull’apparato muscolo scheletrico, anche sul sistema di fasce interne che comprende i diversi organi ed il sistema nervoso.
La sofferenza cronica di un organo o una cicatrice per un intervento chirurgico subìto in passato, creano tensioni che si possono ripercuotere sulla colonna vertebrale o altrove, creando sofferenze articolari ed influenzando la postura e i movimenti.
Viceversa una rigidità muscolo-scheletrica, può mettere in difficoltà il delicato lavoro di qualche organo o nervo, creando la base per l’ instaurarsi di una malattia.
Anche nel sistema cranio-sacrale, le ossa del viso, della scatola cranica e della colonna vertebrale, possono perdere la capacità di muoversi ottimamente, andando ad influenzare il fine controllo del sistema nervoso sulle funzioni del corpo.
Il trattamento osteopatico agisce in modo specifico su ognuno di questi sistemi, innescando il processo di miglioramento che libera dalla sofferenza e migliora la funzione dei sistemi coinvolti. Per questo motivo è di grande sostegno in numerose sofferenze: muscolari, neurologiche, digestive, urogenitali, otorino-laringoiatriche e odontoiatriche.
Si parla di prevenzione in osteopatia quando non c’è un vero e proprio sintomo, ma si desidera mantenere un’ ottimizzazione del proprio organismo in grado di rispondere meglio alla variabilità dei ritmi della vita.
Osteopatia in ambito pediatrico
I trattamenti osteopatici in età pediatrica sono sempre più richiesti per alleviare le tensioni meccaniche acquisite prima della nascita o durante il parto.
Il ruolo dell’osteopata è, infatti, riconosciuto in numerosi paesi del nord Europa dove lo specialista affianca l’ostetrica durante l’intero travaglio e assiste il bambino appena nato.
Anche in Italia l’osteopatia sta assumendo un ruolo di crescente importanza, volto a favorire il benessere della mamma, del neonato e del bambino.
- In gravidanza: l’osteopatia favorisce le migliori condizioni per un parto fisiologico e può alleviare molti dei disturbi che si manifestano nel corso dei 9 mesi di gestazione.
- Nel neonato prematuro: l’osteopatia aiuta l’apparato digerente, respiratorio, motorio e neurologico.
- Nel neonato a termine: l’osteopatia previene eventuali complicanze che possano ritardare un corretto sviluppo del corpo, dovute a un travaglio eccessivamente lento o troppo veloce.
L’osteopatia pediatrica come medicina preventiva
Il trattamento osteopatico è la terapia elettiva per il neonato sia in caso di parto naturale che in caso di parto cesareo.
Nel primo caso le deformazioni del cranio durante l’espulsione possono non riassestarsi completamente nel tempo, specialmente se la nascita è stata difficoltosa: questo può comportare alterazioni della mobilità di alcune ossa craniche non ancora saldate e conseguenti disfunzioni a carico del sistema visivo e occlusale.
Nel secondo caso manca l’importante passaggio del feto lungo il canale del parto e avviene un brusco passaggio dall’habitat uterino al mondo esterno.
In entrambe le condizioni se l’adattamento fisiologico del cranio non avviene l’osteopata interviene per riequilibrarlo, eliminando le disfunzioni ed evitando che queste possano manifestarsi in futuro.
Tra le disfunzioni che possono manifestarsi nel neonato e nel bambino, alle quali l’osteopatia può porre rimedio:
- Plagiocefalie
- Coliche
- Rigurgito, reflusso
- Deglutizione
- Disturbi del sonno
- Strabismo
- Irritabilità e pianto nel bambino
- Difficoltà scolari (dislessia, disortografia)
- Stipsi
- Displasia delle anche
- Eczema
- Enuresi
- Torcicollo congenito
- Problemi O.R.L.( otite media, bronchiti, adenoidi ipertrofiche)
- Allergie
- Asma